Programma di coalizione condiviso

FRANCESCO FERRARI – ELEZIONI AMMINISTRATIVE
PIOMBINO 26 MAGGIO 2019
Cambiamo marcia!
Disoccupazione crescente, fuga di talenti, politica assistenziale per pochi ed annunci vuoti sono
la quotidiana realtà del nostro territorio. Piombino deve ripartire dai Piombinesi, da regole chiare
per riavere quel clima di rispetto ed imparzialità necessario a restituire credibilità alle Istituzioni;
deve ripartire da un progetto che faccia della società civile il pilastro su cui tutto deve necessariamente sorreggersi.
Cambiamo rete
Tempi e luoghi di collaborazione con le altre istituzioni: in una contemporaneità complessa, in
cui i problemi fondamentali si risolvono spesso a livello sovracomunale, è necessaria una rete
di relazioni efficace. La Val di Cornia, con i Comuni che la compongono, è tanto più forte quanto
più è unita. Gli altri livelli, da quello provinciale fino a quello europeo, non sono avversari ma
occasioni con le quali collaborare senza rinunciare alla propria autonomia.
In tale contesto, la futura amministrazione comunale dovrà avere una interlocuzione diretta e
costante con i cittadini. Questi ultimi dovranno tornare ad avere voce nelle importanti scelte
prese sul territorio: anche per questo ci impegniamo a modificare lo statuto comunale ed il
regolamento del referendum consultivo per rendere tale istituto un vero ed accessibile strumento di partecipazione attiva della cittadinanza.
Importante sarà altresì la semplificazione ed il riordino complessivo dei regolamenti comunali,
che dovranno offrire ai cittadini, commercianti ed imprenditori in primis, un quadro normativo
semplice, armonico e coerente, eliminando le attuali incongruenze dovute al susseguirsi di atti
normativi non sempre omogenei tra loro.
Al tempo stesso, dovrà essere garantita la massima trasparenza dell’operato dell’amministrazione. In tal senso, redigeremo ogni anno un documento esplicativo del bilancio, da mettere a
disposizione dei cittadini e che sia di facile consultazione e comprensione; monitoreremo e
renderemo pubblico l’elenco permanente degli incarichi a professionisti esterni e ad imprese
fornitrici di beni e servizi di qualunque tipologia; organizzeremo incontri periodici con la cittadinanza, potenziando la diffusione on-line delle iniziative amministrative e dei momenti di consultazione e confronto con la cittadinanza per il tramite di una App del Comune di Piombino; miglioreremo il sito web istituzionale.
Più in generale, in ossequio al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) renderemo effettivi
i diritti di cittadinanza digitale: digitalizzare vuol dire, ancor prima di dotarsi di tecnologie innovative, riorganizzare le procedure; noi vogliamo riorganizzare la macchina comunale, ottimizzando i processi, le responsabilità, i ruoli, grazie anche a soluzioni tecnologiche richieste ormai
dall’Agenda Digitale Italiana in risposta ad una Agenda Digitale Europa, in linea con le direttive
in ambito di trasparenza e privacy.
Creare una smart city vuol dire implementare quanto più servizi digitali per sveltire le pratiche,
aiutare i cittadini, le imprese, i professionisti.
Creeremo uno sportello informativo per gli stranieri, al fine di consentire loro di conoscere in
modo semplice e diretto le procedure da seguire e gli uffici a cui rivolgersi per le pratiche di
competenza dell’amministrazione comunale.
Cambiamo economia
Piombino, fino al 2014, era uno dei due poli nazionali a ciclo integrale dell’acciaio. Oggi è una
zona di crisi industriale complessa. Il modello di riconversione proposto finora è fallito: esigui
finanziamenti dispersi per accontentare tutti e nessuno. Una riconversione reale deve partire
da risorse esistenti da valorizzare nonché da finanziamenti certi da coordinare all’interno di un
progetto valido, che riscriva gli accordi di programma finora firmati ed inattuati.
A questo proposito, sarà necessario che l’intera area di crisi complessa venga normata con
leggi ad hoc, non solo per la realtà siderurgica ma per tutto il territorio, rivalutando i finanziamenti già stanziati e sino ad oggi rimasti inutilizzati.
Nell’ambito delle bonifiche del Sin e del recupero di aree inutilizzate nel sito industriale proponiamo l’utilizzo prioritario di aziende locali ed il reimpiego di lavoratori attualmente in cassa
integrazione e dell’indotto, anche tramite percorsi formativi.
L’economia piombinese non potrà fare a meno delle sue fabbriche che, tuttavia, dovranno operare nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Pur convinti che la grande industria
sia ancora fondamentale per l’economia cittadina, dovremo puntare ad una diversificazione
economica fatta di piccole e medie imprese, sviluppo della nautica e turismo.
Anche il porto giocherà un ruolo fondamentale in questo rilancio; l’amministrazione comunale
dovrà farsi soggetto attivo affinché i lavori di ampliamento dell’area portuale, da anni iniziati,
siano finalmente completati; tale circostanza, unita allo sviluppo delle infrastrutture viarie e ferroviarie e ad una veloce rete telematica, agevolerà concreti investimenti di privati, con una più
facile e veloce diversificazione economica, motore trainante dell’occupazione.
Il commercio, assieme alle piccole e medie imprese, dovrà tornare ad essere la linfa vitale della
nostra città; ci impegneremo a reperire fondi nazionali e comunitari atti a sostenere le attività
commerciali ed imprenditoriali ma soprattutto ci impegneremo a rendere più leggera l’imposizione fiscale.
Vogliamo portare a Piombino il piano regionale Pop-up: un progetto che sfrutta la creatività e
la collaborazione tra i diversi soggetti (istituzionali, economici, culturali e sociali).
Supporteremo i commercianti intervenendo sul decoro urbano che si rende necessario in molte
zone della nostra città.
Il lavoro sarà la nostra priorità ed è per questo che la ripresa dello sviluppo sarà per noi il tema
centrale su cui intervenire. Per questo vogliamo creare un incubatore di start-up giovani e innovative; un tavolo permanente con istituti di credito ed associazioni di categoria per monitorare
l’andamento economico e favorire l’accesso al credito delle imprese; agevolare la nascita di
nuove realtà produttive, attraverso anche lo snellimento della burocrazia.
Piombino deve ripartire dal lavoro e la nuova amministrazione ha il dovere di predisporre tutti
gli strumenti in suo possesso per incentivare l’occupazione, l’iniziativa privata e le attività̀ imprenditoriali.
Per fare questo proponiamo di istituire Piombino “Work city”: un apposito sportello con personale specializzato mirato ai giovani (e non) che vogliano “fare impresa”. Una struttura in grado
di coadiuvare i privati nell’informazione, ricerca ed infine reperimento dei fondi comunitari, un
ponte di collegamento necessario tra le esigenze dei territori e le opportunità̀ offerteci
dall’Unione Europea. Creeremo un “Centro di Imprenditorialità̀ Diffusa” (C.I.D.) per favorire il
ritorno di un buon livello di occupazione nel piombinese: questo strumento, che si svilupperà̀
come uno spazio fisico di incontro e co-working tra le grandi realtà industriali del territorio e le
PMI, le Start-up innovative ed ogni realtà imprenditoriale, rappresenterà un metodo nuovo.
Il tutto accompagnato da un’attività di marketing territoriale vincente, per attrarre investimenti e
coniugando gli interventi con quelli previsti anche per le attività non strettamente industriali,
come l’enogastronomia, l’agricoltura, il turismo, il commercio ed ogni ambito del lavoro. Provvederemo ad una regolamentazione degli incentivi alle imprese che creano occupazione: la
nuova Amministrazione dovrà prevedere uno strumento chiaro e di facile consultazione, con il
quale proporre agli investitori una serie di benefici fiscali ed economici per chi decida di investire
a Piombino, creando occupazione sul territorio. Le possibilità di intervento dovranno riguardare
tutte le realtà che sceglieranno il nostro comprensorio per iniziare o consolidare attività di impresa con la creazione di nuovi posti di lavoro. Gli incentivi dovranno essere commisurati in via
prevalente – se non esclusiva – alle garanzie occupazionali.
Cambiamo le risorse
Un Comune che costa meno è un Comune che fa correre più veloce cittadini ed imprese. Per
questo riteniamo necessario mettere in campo azioni che possano generare risorse ed energie.
Vogliamo istituire l’Ufficio Europa: una struttura comunale, con personale altamente qualificato,
interamente dedicata al reperimento di fondi europei da destinare alla realizzazione di progetti
sia pubblici sia privati. È necessario, poi, rendere più leggera l’imposizione fiscale: per questo
vogliamo ridurre Tari e Tosap per le attività commerciali e le imprese, nonché introdurre esenzioni sulle affissioni per quelle attività che decidono di aprire i battenti in città. Vogliamo portare
a Piombino il piano regionale Pop-up: un progetto che sfrutta la creatività e la collaborazione
tra i diversi soggetti (istituzionali, economici, culturali e sociali) per innescare processi di rigenerazione urbana integrata in zone che manifestano segni di fragilità sotto diversi punti di vista.
Cambiamo la città e l’uso del territorio
Serve una svolta radicale nelle politiche urbanistiche.
La grande area industriale in gran parte dismessa dovrà diventare il cuore di una nuova progettazione: dovremo verificare puntualmente le reali necessità di sviluppo di quelle aree sulla
base di piani industriali credibili. Seguendo un modello già attuato in altri Paesi europei, la
restituzione di molte aree alla città consentirà una utilizzazione diversa, finalizzata all’insediamento di piccole e medie imprese ma anche all’ampliamento di aree alberate a disposizione
della collettività, al rilancio di attività di studio e ricerca volte a creare una nuova cultura ambientale; il tutto mantenendo parte dei monumenti industriali, a futura memoria di quella antropologica cultura dell’acciaio di cui a Piombino andiamo fieri.
Ci impegneremo per una riqualificazione degli edifici esistenti, piuttosto che per il consumo di
nuovo suolo. Punteremo all’individuazione di nuove forme e spazi per i servizi turistici che,
insieme agli insediamenti delle strutture ricettive, possano garantire un’offerta originale e competitiva. Ci impegneremo per la realizzazione di un piano strutturale dell’intera Val di Cornia
coordinato e realmente efficace.
Punteremo a dotare Piombino di quei servizi essenziali in termini di infrastrutture viarie, parcheggi ed attrezzature per lo sport e la vita sociale, oggi insufficienti se non assenti.
Pretenderemo con determinazione dalle istituzioni superiori che non sia perso neppure un attimo in più per la creazione della strada 398, Nel frattempo, poiché la situazione del traffico
estivo in entrata ed uscita è insostenibile, previo accordo scritto con la società Aferpi, ci impegneremo a rendere la strada interna alla fabbrica fruibile ai sensi del codice della strada e,
almeno nei fine settimana da bollino rosso, dirottarci parte del traffico.
Cambieremo la nostra città rendendola a misura di bambino: verranno implementate le aree
attrezzate già presenti e, soprattutto, verranno creati nuovi parchi giochi sfruttando anche le
aree già esistenti e da troppo tempo abbandonate e lasciate al degrado; un esempio fra tutti è
Piazza Dante, che dovrà tornare ad essere luogo di incontro della città. E con essa i portici,
Piazza della Costituzione e tutte le zone che hanno bisogno di urgenti interventi atti a riqualificare il decoro urbano. Un’attenzione particolare dovrà essere riconosciuta anche a Riotorto,
Populonia e Baratti.
Fulcri della nuova visione urbana saranno anche la Costa Urbana, i parchi, la relazione con le
strutture portuali, gli spazi pubblici, il verde e le aree dismesse dalla linea ferroviaria cittadina.
Eseguiremo un attento esame delle strutture pubbliche (abitative e di servizio) per la messa in
sicurezza, l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche: scuole,
palestre, edifici per servizi collettivi.
Il decoro urbano sarà una delle nostre priorità: una città verde, curata, adeguatamente illuminata, fin dalla sua strada di accesso rappresenta il miglior biglietto da visita per l’avvento di un
nuovo futuro, basato su imprese, commercio e turismo.
Cambiamo la sanità
L’assenza totale del Comune piombinese ai tavoli decisionali che hanno ridisegnato la sanità
regionale ha permesso lo smantellamento di quei servizi, anche essenziali, che un tempo erano
un fiore all’occhiello della sanità piombinese. Vogliamo partecipare attivamente nella determinazione delle politiche sanitarie territoriali, come soggetti attivi e non come esecutori passivi di
scelte maturate altrove; in questo senso ci impegneremo con la Regione per una programmazione declinata sulle reali esigenze sanitarie di una popolazione sempre più anziana e debole.
Ci batteremo per nuovi investimenti sul nostro ospedale: nuove assunzioni e dignità per tanti
operatori che, con passione e dedizione, sono baluardo della qualità di assistenza ai nostri
malati.
L’istituzione di un hospice per i pazienti neoplastici costituisce un punto irrinunciabile della nostra azione di governo, insieme al rafforzamento dell’ospedale di Comunità, attualmente non
sufficiente a coprire i reali fabbisogni della popolazione, nonché allo sviluppo di una serie di
servizi territoriali specifici, Rsa in primis, che possano prendersi cura dei nostri anziani.
Ci impegneremo per l’istituzione del registro tumori, per ridurre le liste d’attesa (anche con l’utilizzo notturno degli strumenti diagnostici), per il ripristino del servizio di elettrofisiologia, del
percorso senologico, per il potenziamento del servizio di urologia.
Poiché il punto nascite appare oramai destinato alla chiusura a causa di improvvide scelte della
politica locale e regionale, ci impegneremo a creare a Piombino almeno un polo di chirurgia
ginecologica e di diagnostica prenatale, nel rispetto delle professionalità acquisite dagli operatori, pretendendo altresì di ripristinare le sedute ambulatoriali territoriali, oltre che il soppresso
consultorio giovanile. Infine, ci impegneremo a riconsiderare l’effettiva utilità della Società della
salute e valutare l’opportunità di gestire le competenze in materia socio-assistenziale in forma
coordinata tra i Comuni e l’Azienda sanitaria.

Cambiamo l’ambiente
Dobbiamo pretendere che inizino le opere di bonifica del Sito di Interesse Nazionale e che
l’amministrazione comunale partecipi attivamente alla stesura di progetti chiari e coerenti; sarà
necessario lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate in tempi certi. Proporremo che le
bonifiche utilizzino in via prioritaria aziende locali e vi sia il reimpiego dei lavoratori attualmente
in CIGS e dell’indotto, anche tramite percorsi formativi. Ci impegneremo per l’esecuzione immediata delle bonifiche di competenza comunale.
Per quanto concerne la discarica Rimateria Spa, impediremo il raddoppio degli spazi di discarica mediante l’utilizzo degli strumenti urbanistici in capo all’amministrazione, oltre che inserendo Colmata tra i centri abitati. Eseguiremo i carotaggi in discarica, chiederemo l’ultimazione
dei lavori di messa a norma, pretenderemo un sistema fisso di centraline di rilevamento per
tutte le componenti del biogas, controllate direttamente da ARPAT e dislocate in più zone, specie in prossimità delle abitazioni. Sarà altresì necessario un sistema di monitoraggio che controlli l’eventuale dispersione di percolato nella falda. Proporremo alla Regione che nella valutazione di incidenza obbligatoria per i nuovi insediamenti produttivi od inerenti al ciclo dei rifiuti
sia obbligatoriamente prevista anche la VIS (Valutazione di Impatto sulla Salute).
Saremo soggetti attivi nella proposizione di politiche atte ad abbattere l’uso delle plastiche e
per meglio tutelare le nostre spiagge ed i nostri mari.
Crediamo che sia prioritario altresì un piano di manutenzione delle condotte idriche della città,
per eliminare le perdite che da anni si stanno verificando senza soluzione di continuità, al fine
di contenere i consumi ed eliminare gli sprechi di tale importante risorsa.
Investiremo ancora di più nelle Case dell’Acqua, importante investimento che permetterà anche
questo di ridurre gli sprechi e l’inquinamento.
Cambiamo i rifiuti ed il decoro
Educazione ambientale, spazzamento con l’ampliamento delle zone a divieto di sosta, un sistema Gis per conoscere gli orari ed i giorni della pulizia delle strade con possibilità di comunicazione online del disservizio, moderni strumenti per la pulizia delle strade e l’introduzione di
cassonetti informatizzati con scheda personale e misurazione del rifiuto prodotto dal singolo
cittadino: sono queste le idee concrete che abbiamo per rivoluzionare la gestione dei rifiuti nel
Comune di Piombino. Vogliamo puntare al miglioramento e l’efficientamento del servizio, nonché all’abbassamento della tariffa. Puntiamo alla riduzione della produzione dei rifiuti, al miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata, all’utilizzo di prodotti realizzati con
materie prime seconde, all’incentivazione della diffusione del compostaggio domestico. Vogliamo poi introdurre nuove metodologie di raccolta stradale e spazzamento.
Saremo anche impegnati in una efficace campagna di educazione ambientale scolastica e del
cittadino, così come in una maggiore attività di controllo sul territorio per la prevenzione dei
reati ambientali, con l’introduzione di telecamere e l’istituzione degli ispettori ambientali.
Tali politiche dovranno riguardare tutto il territorio comunale, comprese le frazioni di Riotorto,
Cotone-Poggetto e Populonia-Baratti, da troppo tempo dimenticati dalla nostra amministrazione e che invece necessitano di importanti interventi atti a rispondere alle esigenze dei cittadini ivi abitanti.
Cambiamo l’istruzione
Piombino può diventare una comunità educativa frutto degli apporti della scuola, della formazione professionale e dell’associazionismo, in particolare quello dell’educazione e dell’istruzione degli adulti. Specifiche convenzioni con la Regione Toscana potranno esaltare le potenzialità del polo Trio del sistema di weblearning e del centro per l’impiego sia per attività di educazione degli adulti sia di formazione professionale. Il Comune dovrà esercitare un ruolo di
sostegno, di coordinamento e di promozione ed aumentare in questo modo le opportunità per
bambini, giovani ed adulti. In particolare, Piombino potrà siglare con i Comuni della Val di Cornia un patto educativo e formativo che potenzi l’offerta di occasioni di educazione, istruzione e
formazione per tutti. Promuoveremo progetti scolastici di educazione alimentare ed ambientale.
L’allungamento dell’età della vita impone alla nuova amministrazione di affrontare la sfida della
solidarietà intergenerazionale con strumenti ed impostazioni nuove. La nuova amministrazione
sarà pertanto chiamata a mettere in campo progetti da svolgere in luoghi pensati anche per le
attività dedicate alla terza età, ma che siano comunque aperti e che coinvolgano anche altre
generazioni.
Cambiamo la cultura
Piombino esprime immense potenzialità ed è indispensabile che la bellezza dei nostri luoghi
ed il fascino della nostra storia possano incrementare la propria attrattività. E’ necessario stimolare la nostra Città a prendere coscienza della sua unicità, per valorizzarla e preservarla.
Siamo convinti che la nuova amministrazione dovrà investire con tenacia e determinazione nel
proprio patrimonio storico, artistico e culturale per non disperderne il valore ed anzi proiettarlo
nel futuro.
Vogliamo mettere in rete l’archivio storico, il Castello, il Museo di Cittadella, il cinema teatro
Metropolitan, il Centro giovani e la biblioteca comunale, per la quale termineremo i lavori
dell’edificio di piazza Manzoni. Cercheremo una soluzione per la rinascita del Circolino Acciaierie, ormai da molti anni inutilizzato. Dovremo altresì fare rete con tutte le associazioni culturali
e testimoniali della tradizione locale per stabilire dei calendari di proposte che siano al tempo
stesso di qualità e di grande interesse. A tal proposito, ottimizzeremo il sistema “Agenda Condivisa” per prenotazione eventi. Individueremo degli spazi in ogni quartiere da destinare a location di eventi e per tali spazi verranno preparati dei piani di sicurezza standard onde evitare
di gravare ogni volta sulle esigue casse delle singole associazioni.
Baratti, con il suo patrimonio, dovrà essere adeguatamente valorizzato grazie anche ad una
stretta collaborazione con i parchi ivi esistenti, che dovranno essere adeguatamente promossi.
Maggiori eventi culturali di livello dovranno costituire una efficace promozione per la nostra
Piombino, con effetto positivo per le stesse imprese e per il commercio.
L’amministrazione comunale dovrà essere promotrice di un cambiamento netto nella promozione culturale della nostra città, aumentando in modo considerevole le iniziative rispetto a
quelle oggi esistenti.
Stimoleremo un sistema di strategie programmate, anche a lungo termine, tramite azioni di
pubblicizzazione e marketing delle attrattive turistiche piombinesi, con inserimento nei percorsi
organizzati da tour operator regionali e nazionali e promozione di una offerta turistica differenziata, destinata a forme di turismo specifiche.
In questo la Società Parchi avrà un ruolo strategico; Piombino dovrà riscoprire l’orgoglio delle
proprie radici e l’amore per la propria terra. Le iniziative turistico-culturali cittadine dovranno
essere adeguatamente pubblicizzate, così come i siti naturali, i musei, le chiese e, più in generale, i maggiori punti di riferimento storico-architettonici. Dovranno essere tracciati i sentieri
naturalistici del promontorio e di Riotorto.
Cambiamo lo sport
Dopo una attenta ricognizione delle strutture dimenticate e inutilizzate, ci preoccuperemo di
eseguire le necessarie opere di manutenzione degli impianti sportivi e delle palestre scolastiche. Supporteremo le associazioni nella loro attività e promuoveremo il turismo sportivo. Potenzieremo “Gioco sport” per la scuola primaria ed i collegamenti pubblici verso i poli sportivi
del territorio. Una revisione delle tariffe permetterà un accesso diffuso per la categorie più deboli e per i disabili. Valuteremo progetti di privati che intendano investire in nuovi impianti. Istituiremo borse di studio e riconoscimenti per atleti e operatori.
Sarà importante sviluppare un sistema di correlazione fra le attività sportive e le realtà del turismo e del commercio. L’amministrazione comunale dovrà impegnarsi a migliorare la qualità
degli impianti sportivi presenti nel territorio comunale affinché vi si possano celebrare importanti
competizioni nazionali ed internazionali.
Cambiamo la sicurezza
Non è necessario ricorrere alle statistiche sulla criminalità per capire che la situazione, in città,
è peggiorata sensibilmente. Per questo dovremmo istituire l’Assessorato alla Sicurezza: una
delega ad hoc che possa coordinare e programmare quotidianamente, con una visione completa, le politiche sulla sicurezza e, al contempo, rispondere alle emergenze, in sinergia con il
Corpo di polizia municipale.
Vogliamo riorganizzare la Polizia Municipale con recupero di personale da impiegare sul territorio ed aumentando l’organico. Intendiamo istituire nuovi reparti in moto per un pronto intervento; organizzare un servizio notturno; addestrare gli operatori all’uso di mezzi e strumenti di
autotutela in linea con la normativa statale e regionale. Riteniamo necessario contrastare in
modo continuativo i venditori abusivi.
Vogliamo aumentare l’istallazione – anche nelle frazioni – di telecamere collegate in tempo
reale con una centrale interforze dotata di software di riconoscimento, di SDI (Sistema di Identificazione) e di pattuglie di pronto intervento.
Vogliamo promuovere ulteriormente la collaborazione con associazioni di cittadini non armati,
previa intesa con il Prefetto, al fine di segnalare alle forze dell’ordine eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana. Vi sarà un contrasto netto all’accattonaggio molesto, in particolare se aggravato dallo sfruttamento di minori ed animali ed all’abusivismo commerciale.
Verranno promossi progetti formativi a tutela della sicurezza degli anziani e soggetti deboli
contro truffe e raggiri.
Lo sviluppo dell’illuminazione pubblica e del decoro urbano sarà, indirettamente, anche un
modo per contrastare fenomeni criminali.
Cambiamo il sociale
La crisi economica che ha colpito la nostra città impone una marcata attenzione verso gli aiuti
nei riguardi di chi non riesce incolpevolmente a sostenersi con i propri mezzi.
Gli aiuti sociali, tuttavia, dovranno essere più equi possibile; a tale scopo, stimoleremo controlli
incrociati tra Polizia Municipale, Guardia di Finanza e altri soggetti pubblici al fine di verificare
la correttezza e veridicità delle autocertificazioni fiscali e delle dichiarazioni Isee.
Vogliamo istituire una rete, anche telematica, tra l’amministrazione comunale e le tante associazioni che operano nel settore del sociale, al fine di permettere un coordinamento tra le stesse
ed avere così un controllo sulle erogazioni concesse ai singoli soggetti richiedenti aiuto.
Vogliamo sostenere il volontariato, risorsa fondamentale per integrare i servizi sociali del Comune.
Riteniamo fondamentale ed imprescindibile che Piombino si riscopra città delle pari opportunità.
La nuova amministrazione avrà il compito di assicurare il massimo sostegno all’imprenditoria
femminile e giovanile con politiche attive che consentano a ciascuno di poter realizzare i propri
sogni e progetti di vita. Tali obiettivi sono raggiungibili con la determinazione della buona amministrazione, che dovrà puntare su un’offerta di servizi al cittadino di elevata qualità, ponendo
le basi per la parità di accesso alle opportunità che la Città potrà offrire, come il potenziamento
degli asili nido, la realizzazione di programmi di inserimento al lavoro di giovani e studenti e
l’organizzazione di corsi di inserimento ed introduzione alle professioni, arti e mestieri.
Punto imprescindibile sarà il costante sostegno e supporto allo “Sportello Antiviolenza”, offrendo un rafforzamento dei rapporti di rete in ambito territoriale, mettendo a disposizione adeguate sedi e garantendo ascolto e collaborazione.
Piombino dovrà rappresentare una Città aperta anche e soprattutto nei confronti di coloro che
vivono situazioni di difficoltà e disabilità. La nuova amministrazione dovrà sostenere ed assicurare una città pienamente fruibile per tutti e dovrà accompagnare le indispensabili misure di
sostegno alla disabilità di natura economica e di assistenza, con interventi mirati al sistematico
abbattimento delle barriere architettoniche ed ambientali che impediscono la piena fruizione
degli spazi pubblici ed aperti al pubblico, monitorando al contempo anche gli spazi privati.
La Città dovrà garantire il massimo supporto alle associazioni ed operatori educativi e sanitari
nei progetti volti a favorire momenti di aggregazione spontanea e relazioni interpersonali significative per persone e ragazzi che si trovino in condizioni di disabilità. attraverso lo studio di
iniziative per l’integrazione sociale ed educativa delle persone con disabilità mediante attività
ricreative sportive ed educative programmate e realizzate in contesti che favoriscano l’inclusione e le relazioni interpersonali e con il miglioramento della Rete di Trasporto per la disabilità,
garantendo un servizio efficiente e dinamico nella città cittadino e nelle frazioni in coordinamento con altri enti.
Cambiamo l’agricoltura
Vogliamo fare delle nostre campagne il valore aggiunto in termini turistici, ambientali ed agricoli;
questo è fondamentale in un’era dove si stanno perdendo le radici profonde della nostra terra.
L’amministrazione comunale dovrà tutelare coloro che vorranno investire sulle politiche agricole, specie se indirizzate alla produzione di prodotti biologici e tipici del territorio, che aiuteranno a diffondere il nome di Piombino. La nuova amministrazione dovrà̀ tornare ad investire
con forza nel settore dell’agricoltura, non solo come riscoperta di antiche tradizioni locali ma
anche come sviluppo di un settore per troppi anni lasciato in secondo piano.
In quest’ottica, dovranno trovare compimento progetti di recupero di prodotti tradizionali locali,
migliorando la coltivazione e l’allevamento di qualità̀ e fornendo alle imprese agricole gli strumenti per presentarsi sul mercato con prodotti di indiscusso pregio e forti di un trainante marketing territoriale. Promuoveremo centri di aggregazione di operatori del settore agricolo e
dell’allevamento ed incentivazione delle attività̀ connesse.
La realizzazione di fiere tese a valorizzare i prodotti enogastronomici ed agricoli nostrani, l’intesa con le scuole per promuovere progetti collegati alle varie aziende agricole presenti sul
territorio, sono progetti che permetteranno un ritorno in tema di educazione dei cittadini ed in
tema di promozione di tale settore.
Cambiamo il turismo
Lavoreremo per incrementare il turismo; nel periodo estivo le piccole spiagge urbane, sabbiose
e rocciose, dovranno essere rese più visibili, accessibili ed appetibili al turista, invogliandolo a
risiedere nell’area urbana. Strategica sarà poi la permeabilità dell’amministrazione a ricevere
indicazioni dai privati per i nuovi modelli di servizi turistici che, insieme al mutamento del mercato mondiale delle forme di ricezione turistica extra-alberghiera ed al recepimento della legge
regionale sul turismo, possano garantire un’offerta competitiva e sempre attuale.
Daremo il giusto valore al Parco della Sterpaia ed ai parchi urbani come Punta Falcone. Valorizzeremo Calamoresca, punto naturale di accesso al promontorio ed alle relative calette; nel
promontorio realizzeremo una sentieristica che consenta una maggiore fruibilità senza impattare sul patrimonio naturale esistente.
Lavoreremo per la creazione di piste ciclabili che colleghino Riotorto alle località balneari della
costa est, Baratti con la ciclovia della Torraccia e, più in generale, la città di Piombino con gli
altri Comuni della Val di Cornia.
Lavoreremo per la destagionalizzazione del turismo, opportunità che il nostro territorio può cogliere con facilità. Vogliamo puntare sul turismo enogastronomico, culturale e sportivo. Il motore
di questo cambiamento dovrà essere la Parchi Val di Cornia: alle competenze culturali ed archeologiche si dovrà affiancare la parte manageriale e di business di cui ad oggi è carente. La
società Parchi dovrà relazionarsi in modo paritario e propositivo con il nuovo “ambito turistico
costa degli Etruschi”. Fondamentale sarà anche lo sviluppo di strategie di marketing 2.0 e la
riorganizzazione delle aree di sosta del territorio all’interno di un sistema di trasporti integrato
che prediliga la mobilità dolce.
Cambiamo il nostro futuro
Il Sin di Piombino è da tempo uno dei limiti dello sviluppo dell’economia industriale: la bonifica
è il primo passo per trasformare questo vincolo in opportunità e portare la città a una riqualificazione complessiva. Non è una utopia: sono numerosi, nel mondo, gli esempi riconversione:
il più eclatante è quello della regione della Ruhr, in Germania. Lì, le istituzioni hanno agito
concentrando grandi investimenti pubblici, provenienti da bandi nazionali ed europei, in cultura,
educazione, qualità ambientale, creazione di un nuovo senso di comunità. Lo hanno fatto lasciando che le idee di rinascita nascessero e si affermassero da sole, dal basso, creando un
terreno fertile per l’innovazione. E l’innovazione, in tempi brevi, è effettivamente arrivata.
Noi vogliamo fare lo stesso, in tre mosse:
1. vogliamo migliorare il clima sociale e l’offerta culturale, rilanciando l’attività di studio e di
ricerca, per creare una nuova sensibilità della qualità sociale e ambientale e delle potenzialità
dell’area.
2. Vogliamo riqualificare l’ambiente fisico, con una serie di bonifiche delle aree inquinate,
l’estensione delle aree alberate, la pulizia delle acque per migliorare la qualità della vita delle
persone che vivono e lavorano nell’area; delle persone che sono attratte dall’area e vengono
per lavorare, creando nuove imprese, ma anche per risiederci. Per la fauna e la flora che sono
tornate, letteralmente, a respirare.
3. Vogliamo cambiare la specializzazione produttiva puntando su nuove imprese piccole e medie, ma tutte altamente qualificate, capaci di produrre hi-tech o di fare industria creativa senza
comunque scordare e valorizzare il passato.
In molte città del mondo ci sono riusciti. Ci riuscirà anche Piombino che grazie a tutte le sue
ricchezze naturalistiche, culturali e paesaggistiche ha tutte le carte in regola per diventare la
Ruhr d’Italia.