APEA: MENZOGNE E VERITÀ

Che fosse marzo del 2009 quando fu approvata la Variante al Prg per l’individuazione di un nuovo ambito produttivo artigianale in località Colmata Gagno certo è un dato di fatto, come è altrettanto vero che la giunta Ferrari amministra questa città solo da metà 2019.
Per chi ha la memoria corta e oggi vorrebbe un riconoscimento vorremmo ricordare che uno dei progetti tra i più importanti riguardava la società Creo per la realizzazione di un impianto per il trattamento e recupero di rifiuti organici mediante una tecnologia di “carbonizzazione”
Creo chiedeva di trattare rifiuti prodotti da agricoltura, da preparazione di alimenti, a rifiuti derivanti dalla lavorazione di pelli e pellicce, legno, imballaggi, rifiuti prodotti dal trattamento meccanico di Forsu (fraz. organica da rifiuti urbani) e fanghi di depurazione acque reflue e industriali tutte.
Si dimentica anche di dire che il malessere e la legittima preoccupazione di avere un simile impianto in città costrinse, a seguito del clima teso in città, nel 2018,
la Giunta comunale ad avviare un percorso di ascolto attivo per una spesa di 12.200 euro.
L’ assessore allo sviluppo economico, Sabrina Nigro, ha seguito la vicenda Apea dal 2020. L’obiettivo prefissato ed oggi ottenuto? Togliere la possibilità che in quella area si insediassero aziende di trasformazione fortemente impattanti.
Oggi quel pericolo lo abbiamo scongiurato e siamo orientati alla creazione di una area che preveda una diversificazione e opportunità lavorative.
Dunque questa è la storia di Apea.
Una storia iniziata dai sindaci Anselmi e Giuliani come uno dei tanti capitoli del disegno “Piombino Città dei rifiuti” e terminato con il sindaco Ferrari, come Piombino città che ha davvero cambiato marcia, verso uno sviluppo ecosostenibile.
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